Salento
Sole, mare e antiche tradizioni.
Noto anche come penisola salentina, terra al confine con l'oriente, la cui architettura e cultura sono fortemente influenzate dalle varie civilta che vi sono susseguite. Il Salento si presenta in modo molto suggestivo agli occhi dei visitatori. Ricco di scogliere e grotte marine in cui si scorgono i segni di vecchi insediamenti rupestri risalenti al tempo della pietra e bronzo. Interesse destano antichi riti e tradizioni oltre a preziosi manufatti ereditati da popoli come i Messapi che per secoli ne hanno caratterizzato la vita di questi luoghi.
Da visitare nel Salento
Centri storici, pregevoli cattedrali, magnifici paesaggi.
Caratterizzato da importanti centri storici come quelli di Gallipoli, Ostuni, Martina Franca, Lecce, Taranto, Manduria, Nardò, Francavilla Fontana, Oria, Otranto, Grottaglie. Dalle numerose chiese rupresti o cripte basiliane affrescate da pitture sacre e utilizzate come luogo di culto nel medioevo. Dalle pregevoli cattedrali romaniche di Otranto, di Santa Maria del Casale a Brindisi, la Basilica di Santa Caterina D’Alessandria a Galatina. A rendere famoso il Salento nel mondo è stato il barocco leccese nato alla fine del XVI secolo, nel clima della Controriforma, che si protrae fino alla prima metà del settecento in un tutt'uno col Rococò e si presenta come uno dei modelli artistico-architettonici più particolari d'Italia.
La Storia del Salento
Storia di una terra antica
Salento terra antica, abitata sin dal periodo paleolitico. Tracce dell'uomo di Neanderthal sono state rinvenute nelle grotte della litoranea che va da Otranto sino a S. Maria di Leuca. Nelle grotte salentine vi sono inoltre reperti che risalgono al periodo neolitico. Reperti che testimoniano la vita dei primi abitanti della penisola salentina. Come vivevano seppellivano i morti e praticavano i primi riti religiosi.
Nel secondo millennio a.C. giunsero nella penisola i Messapi, un popolo di origine illirica. Il popolo messapico prosperò e contrastò i magno-greci le cui colonie erano sparse per la penisola. Nel terzo secolo a.C. dovette cedere alla potenza dell'impero romano. Fu così che restò sotto la dominazione dell'impero fino il V secolo d.C.. Tra i centri messapici del Salento ricordiamo Otranto, Ugento, Ceglie Messapica, Manduria, Soleto, Egnazia. L'altosalento fu di seguito coinvolto nella guerra greco-gotica, divenne poi terra di confine fra Longobardi e Bizantini generando la leggenda del limes bizantino, una muraglia che andava da Taranto a Fasano di cui oggi restano numerose Specchie soprattutto nel territorio di Ceglie Messapica e Villa Castelli. Tra IX e X secolo il Salento fu spesso assalito dai Saraceni, contrastati dai Bizantini, che con Basilio I, avevano costituito il Thema di Longobardia.
Federico II di Svevia modificò profondamente i castelli di Brindisi ed Oria per fare solo alcuni esempi. Nel 1384, sotto gli Angioini, il principe di Taranto Raimondo Orsini Del Balzo - in seguito al matrimonio con la contessa di Lecce Maria d'Enghien - diventò uno dei più ricchi e potenti feudatari del Regno. Nel 1480, sotto gli Aragonesi, Otranto fu invasa dai Turchi guidati da Ahmet Pascià, con l'eccidio di 800 persone che rifiutarono la conversione all'Islam. Tra XVI e XVIII secolo,una fiorente attività artistica ha fatto di Lecce uno dei centri più cospicui del barocco. Con l'avvento del fascismo furono istituite le nuove province di Taranto e di Brindisi.
Nel territorio del Salento esistono inoltre delle zone ove sono presenti delle minoranze etnico-linguistiche racchiuse nella antica regione storica della Grecìa Salentina, posizionata nel Salento centrale, contradistinta da un dialetto neo-greco. Di particolare interesse antropologico sono l'ormai estinto fenomeno del tarantismo, e il culto per la pizzica, la musica tradizionale e battente che un tempo accompagnava i riti di guarigione delle tarantate, cioè delle donne che si credeva fossero state morse dalla tarantola.
Centri storici in Salento
Città dalle origini antichissime, sorte per mano dei messapi e divenute in seguito dei magno-greci e dei romani. Centri storici di grande interesse, ricchi di storia e monumenti. Tra i più noti Gallipoli e Otranto che per la loro posizione strategica hanno svolto un ruolo importante nella vita politica, militare e religiosa di questa terra. Di notevole interesse Lecce, città dal grande fascino, famosa al mondo per le proprie bellezze artistiche. Tra XVI e XVIII secolo, una fiorente attività artistica ha fatto di questa città uno dei centri più cospicui del barocco.
Basiliche e cattedrali
Lo splendore del Barocco si può apprezzare osservando la Basilica di S. Croce con il suo prospetto ricco di decorazioni. Altro simbolo del barocco rinascimentale è la scenografica piazza del duomo. All'ingresso della piazza si possono notare due prospetti sovrastati da statue di santi e di padri della chiesa. Sulla parte sinistra della piazza a dominare tutta la città vi è il Campanile del Duomo che venne costruito nel il 1661 e il 1682 dall'architetto leccese Giuseppe Zimbalo su incarico dell'allora vescovo della città, Luigi Pappacoda. Venne edificato in sostituzione di quello normanno crollato agli inizi del 1600. Esso è a forma quadrata scandito in 5 piani l’ultimo dei quali e sormontato da un cupola ottagonale maiolicata ed ha un’altezza di 72 metri. Proseguendo pochi metri avanti si incontra il Duomo. Dedicato all'Assunta, fu costruito una prima volta nel 1144, poi nel 1230 e successivamente ricostruito dallo stesso Zimbalo a partire dal 1659. L'interno del duomo è a croce latina a pianta basilicale scandita da pilastri a semicolonne. Il soffito dellanavata centrale e del transetto sono impreziositi da un plafone a lacunari intagliati, risalente al 1685, entro il quale sono incastonate le tele, di Giuseppe da Brindisi, raffiguranti la Predicazione di Sant'Oronzo, la Protezione dalla peste, il Martirio di Sant'Oronzo e l'Ultima Cena. Sulla parte destra della piazza vi è il palazzo del seminario, costruito agli inizi del '700, al fianco del quale si scorge il Palazzo Vescovile.