Ulivi secolari
Piante dai tronchi ricurvi, vere e proprie sculture della natura.
Gli ulivi con la loro bellezza e con il fascino, trasmesso dai secolari tronchi ricurvi, rappresentano la storia della puglia attraverso la loro millenaria presenza sul territorio. Questa tipicità testimonia che gli alberi non sono state piantati, ma innestate, e che la loro posizione è ancora quella decisa dalla natura.
Simbolo della flora dell’intera regione Puglia
Simbolo della flora dell’intera regione è l’ulivo, che dal Tavoliere fino al basso Salento caratterizza il territorio attraverso distese sterminate che si perdono all’orizzonte. Le primordiali coltivazioni di ulivo, furono il frutto del disboscamento di tutti gli alberi presenti meno che gli olivastri selvatici che furono innestati. Questo tipo di coltivazione è presente soprattutto nelle campagne monopolitane dove l’andamento delle piante non segue uno schema predefinito ma sono poste dove capita.
In altre zone soprattutto nei pressi di Fasano troviamo altre caratteristiche: gli alberi dai tronchi giganti, che la natura a trasformato nel tempo in delle vere e proprie sculture, sono allineati tra loro tutti a 18 metri l’uno dell’altro (60 piedi romani). Le piante sono state messe a dimora, secondo le indicazioni del RES RUSTICA il primo trattato di agronomia di di Lucio Giunio Moderato Columella nato in Spagna e contemporaneo di Gesù.
Le principali varietà diffuse nella nostra regione si possono considerare autoctone, perché si sono nel corso dei secoli adattate alle caratteristiche del terreno e del clima del nostro territorio, realizzando una selezione naturale che le ha rese resistenti ai parassiti, garantendo una elevata resa olearia.
La maggior parte delle varietà prodotte fanno capo alla famiglia delle Ogliarole, che hanno preso la denominazione dal territorio in cui sono coltivate (Ogliarola barese, Cima di Bitonto, Paisana, Cima di Mola e Ogliarola salentina). Altre varietà sono la Peranzana, la Coratina e la Cellina di Nardò. Gli uliveti di Puglia rappresentano il più antico raggruppamento di esemplari di piante, con la maggior presenza al mondo di esemplari millenari. La maggior concentrazione di questi storici uliveti è situata tra le provincie di bari e brindisi dove a ridosso della via Traiana ( che da Roma portava al porto di Brindisi ) la cultura olivicola ha sin dall’epoca romana promosso lo sviluppo di numerosi insediamenti abitativi e di centinaia di frantoi ipogei dove si trasformavano in olio le olive raccolte dagli alberi monumentali.