Ostuni
Informazioni comune di Ostuni.
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Regione:
Provincia:
Comune:
CAP:
Prefisso telefonico:
Superfice:
Popolazione:
Sede comune:
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Puglia
Brindisi
Ostuni
72017
0831
225,56 Kmq
31.709
Piazza della Liberta 67
Rigorosamente bianca, accecante nel sole estivo.
Ostuni nota come la città bianca per la luminosità dei muri a calce, sorge su un colle che domina il mare sulle ultime propaggini della Murgia meridionale. Inconfondibile per le piccole abitazioni tinteggiate a calce e aggrovigliate in un susseguirsi di corti piazzette e vicoli delimitate dalla cinta muraria rafforzata dai torrioni aragonesi.
La fondazione della città di Ostuni fu ad opera dei Messapi, un'antica popolazione italica che si stanziò nel Salento nel VII secolo a.C.. Longobarda e bizantina nell’altro Medioevo, in seguito appartenne alla contea di Lecce, al principato di Taranto, agli sforza, ai veneziani e infine ai duchi di Zevallos. Il conte di Lecce Goffredo III, nel XII secolo diede impulso alla costruzione del Castello sulla cima più alta del colle, ma di questa imponente fortezza, oggi, resta solo una torre e il giardino.
Durante il periodo Aragonese la città venne cinta da possenti mura difensive intervallate da torrioni circolari, con quatto porte di accesso delle quali restano Porta Nova del XII secolo e Porta San Demetrio del XIII secolo. Nella seconda Metà del XVII imperversò nella zona una epidemia di peste; la città di Ostuni rimase indenne al contagio, grazie all’uso già praticato di imbiancare le abitazioni con la calce, un disinfettante naturale.
Non solo la calce non permise il contagio, ma, lungo i secoli, e anche ai nostri giorni ha reso la Città Bianca così magica. Il borgo vecchio detto Rione Terra, costituisce il nucleo medievale di Ostuni cinto da mura. Vicoli, scale e archi si dipanano fra il bianco delle case, interrotto solo qua e là dall’ocra dei monumento.
Alla sommità del centro storico, si erge la Cattedrale quattrocentesca. I lavori di costruzione furono avviati nel 1435 e si conclusero nel 1495. Splendida è la facciata di tarde forme gotiche, che richiama stilemi veneti e dalmati, divisa da lesene e in cui campeggia un grande rosone con cerchi concentrici a 24 raggi, spettacolare per dimensione e particolarità degli intagli. La facciata è aperta da tre eleganti portali ogivali.
L’ interno a pianta basilicale con ampio transetto è stato risistemato nelle forme tardo settecentesche. Nella navata di sinistra è l’altare in legno policromo del 1734 dei santi Oronzo, Biagio e Agostino. Nell’abside è allocato un pregevolissimo coro ligneo in noce riccamente intagliato risalente al XVII secolo.
Nel centro storicodi Ostuni tagliato in due da via cattedrale, è possibile ammirare diversi palazzi nobiliari tra cui si segnalano: quelli Zevallos, Bisantizzi, Ghionda, Falghieri e Palnieri, con bel loggiato.
Presso l’ex convento della Monacelle ha sede il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia meridionale; tra i vari reperti, è presentato lo scheletro di Delia, una donna con il bambino che portava in grembo, risalente a 25.000 anni fa.