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Conversano

Informazioni comune di Conversano.

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    Sede comune:

  • Puglia

    Bari

    Conversano

    70014

    080

    126,90 Kmq

    25.860

    Piazza XX Settembre 25

Borgo medievale sulle alture delle Murge

Conversano, col suo borgo medievale sorge sulle prime alture delle Murge, abitata già in epoca preistorica da Peuceti e Japigi, conserva a testimonianza di questi popoli resti delle mura megalitiche dell’ antica Norba, ben visibili nei pressi dell’abbazia di San Benedetto e alla base della torre maestra del Castello. Le sue origini risalgono all’età del ferro, periodo in cui si fa risalire la fondazione dell’antico insediamento abitativo della città di Norba, che venne distrutto presumibilmente nel 441 circa a seguito della caduta dell’impero romano d’Occidente ad opera dei Visigoti. Nell'XI secolo Conversano divenne sede di una importantissima contea con possedimenti in tutta la Puglia centro-meridionale. Primo conte fu Goffredo d’Altavilla nel 1054, nipote di Roberto il Guiscardo duca di Puglia. Strettamente legata alla città è la nobile famiglia Acquaviva che dal XV secolo ne diviene feudataria è trasforma la contea in una corte signorile rinascimentale vocata alle arti e alla letteratura. Il conte Giulo Antonio e suo figlio Andrea Matteo, si distinsero nel 1481 nella battaglia di riconquista di Otranto assediata dai turchi; tale coraggio gli fu ricompensato dal re di Napoli Ferdinando I permettendo di unire al nome della casata Acquaviva quello reale di Aragona.

Simbolo della città è il suo castello che sorge imponente in una posizione dominante sull’intero circondario fino al mare. La struttura più volte rimaneggiata nel corso dei secoli si contraddistingue per i caratteristici elementi di fortificazione del periodo medioevale e le successive modifiche rinascimentali e poi barocche che trasformarono il fortilizio in residenza signorile. Della fortificazione normanna si conservano la Torre Maestra e la torre mediana e tra il XIV e il XV sec. furono realizzati importanti lavori di ampliamento come l'edificazione della torre circolare all'angolo nord. Al 1460, risale la torre do decagonale fatta costruire dagli Acquaviva, un gioiello ingegneristico per la presenza al suo interno di una cisterna attorno alla quale gira un passaggio munito di caditoie, realizzate per la difesa della città. Nel 1710 fu costruito l’attuale ingresso monumentale sormontato dalla stemma della casata che permette l’accesso ad un cortile interno che immette nel loggiato interno di gusto rinascimentale. Ulteriori interventi sul complesso edilizio si sono susseguiti sino alla fine dell'Ottocento.

Nel XVII secolo la contea e la città conoscono un grande periodo di floridezza per i meriti e il potere conquistato dal conte Giangirolamo II detto il Guercio delle Puglie. Conosciuto per la sua temeraria indole cavalleresca ma anche come grande mecenate, il conte Giangirolamo per accrescere il lustro ed il prestigio della famiglia incrementa le collezioni d’arte del castello. Proverbiale fu l’incontro con il pittore napoletano Paolo Finoglio, che fu lungamente ospite della corte conversanese e al quale fu commissionata la realizzazione di dieci grandi teleri ispirandosi alla Gerusalemme liberata di Tasso. Fulcro del centro abitato è la piazza della conciliazione sulla quale si affaccia l’ingresso del Maniero Normanno che la famiglia Acquaviva d’Aragona ha fortemente rimaneggiato nei secoli trasformandola da fortezza in residenza nobiliare. . Nel 1710 fu costruito l’attuale ingresso monumentale sormontato dalla stemma della casata, che permette l’accesso ad un cortile interno ingentilito da un loggiato di gusto rinascimentale.

Ulteriori interventi sul complesso edilizio si sono susseguiti sino alla fine dell'Ottocento. Al suo interno il Castello ospita la civica Pinacoteca che vanta un ciclo di tele del pittore del seicento napoletano Paolo Finoglio, rappresentante il tema della Gerusalemme liberata di Tasso commissionato dalla famiglia Acquaviva per celebrare la potenza della casata. Quasi affrontati sullo scenario di piazza della conciliazione è la Cattedrale, in stile romanico pugliese del XI-XII secolo. La facciata tripartita a capanna è impreziosita da tre portali di cui quello centrale riccamente scolpito con motivi a traforo, sormontato da protiro poggiante su leoni stilofori; di notevole pregio anche il rosone quattrocentesco a 12 raggi. L’interno a pianta basilicale a tre navate, presenta un ampio transetto; agli inizi del 1900 per un rovinoso incendio è stata riportata allo stile romanico. Al suo interno sopravvissuti all’incendio, una preziosa icona del XII secolo della Vergine della Fonte è nell’abside sinistro un bellissimo affresco quattrocentesco di influenza toscana. Altro simbolo della città è il monastero benedettino di san Benedetto, conosciuto anche come (MONSTRUM APULIAE) stupore della puglia. Il primo insediamento benedettino risale al VI secolo nel 1098 il conte Goffredo dota il monastero di innumerevoli benefici e possedimenti. Nel XIII secolo i monaci lasciarono il monastero per dissidi con re Manfredi figlio di Federico II, e furono sostituiti da un ramo femminile dell’ordine. Papa Gregorio X confermo alle monache cistercensi gli stessi diritti che avevano acquisito i loro predecessori, anche le insegne vescovili della mitria e pastorale per l’abbadessa creando una situazione unica ed eccezionale nella chiesa latina.

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